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Concimazione del vigneto in 4 mosse essenziali

Un buon vino si fa in campo, ancor prima che in cantina. Nel settore vitivinicolo, per distinguersi dall’offerta media di mercato, è indispensabile puntare al raggiungimento della massima qualità.

L’uniformità di sviluppo, lo stato nutrizionale e sanitario, il colore degli acini, lo spessore della buccia, l’acidità ed il tenore zuccherino sono fattori cruciali. Ecco le quattro soluzioni per superare i principali e più comuni ostacoli nella coltivazione della vite da vino.

1. COME UNIFORMARE IL GERMOGLIAMENTO

Un germogliamento irregolare si ripercuote sfavorevolmente sull’intero ciclo di sviluppo del vigneto, determinando disomogeneità nella fioritura (con effetti negativi sull’allegagione) e maturazione scalare dei grappoli (con prolungamento dei tempi di raccolta).

ACTIVEG è un biopromotore del metabolismo a base di estratti vegetali, ammesso anche in agricoltura biologica. Impiegato nella fase di apertura delle gemme, favorisce ed allinea il germogliamento, con i seguenti benefici:

  • riduzione della dominanza apicale (anche nelle varietà e forme di allevamento in cui è particolarmente accentuata) e migliore architettura della pianta;
  • maggiore sincronia di fioritura e migliore sviluppo dei grappoli;
  • maturazione uniforme e raggiungimento di elevati standard qualitativi.
2. COME PREVENIRE LE MICROCARENZE

La clorosi, ossia l’ingiallimento internervale delle foglie a causa di una carenza di microelementi, è una fisiopatia comune nei vigneti. Essa comporta una riduzione della capacità fotosintetica della foglia, impedendo quindi alla pianta di sostenere adeguatamente lo sviluppo dei grappoli.

Grazie all’impiego di ERGOFERT UNIVERSAL BIO, una miscela equilibrata di microelementi chelati particolarmente indicata per la prevenzione e cura delle clorosi del vigneto, è possibile garantire il perfetto bilancio nutrizionale nella foglia, con conseguente:

  • promozione dell’attività fotosintetica e del metabolismo della pianta;
  • rinverdimento dei tessuti e miglioramento della qualità delle uve.

Le fasi cruciali in cui applicare il formulato (anch’esso autorizzato in bio), sono quelle della pre-fioritura e dell’ingrossamento acino, prevedendo 2–4 interventi.

3. COME FAVORIRE L’ALLUNGAMENTO DEL GRAPPOLO

Alcuni vitigni (per esempio Pinot, Chardonnay e Sangiovese), tendono a generare grappoli troppo compatti. La vicinanza degli acini impedisce una correttaareazione tra le bacche (con conseguente crescita dell’umidità negli interstizi) ed ostacola la penetrazione al rachide dei prodotti fitosanitari.

Ciò compromette l’efficacia delle strategie di difesa e favorisce l’attività dei funghi (botrite, peronospora, oidio). Bisogna poi tenere presente che nei grappoli serrati, gli acini esercitano una pressione reciproca gli uni sugli altri: questa forza limita le possibilità di crescita dei chicchi e può addirittura portarli alla rottura o al distacco dal rachide.

OverGround Structure  è un fitoregolatore che si applica nelle fasi iniziali di sviluppo dei grappolini (lunghezza 3-4 centimetri), capace di favorire la distensione del rachide al fine di avere un grappolo più spargolo e areato. Grazie a questa soluzione, è possibile:

  • aumentare l’efficacia delle strategie di difesa, migliorando la sanità dei grappoli;
  • migliorare lo sviluppo dei grappoli, aumentando le produzioni;
  • favorire l’ispessimento delle bucce, a beneficio degli aromi del vino.

4 COME RIDURRE L’ACINELLATURA

L’acinellatura è un fenomeno che consiste nella presenza di bacche di grandezza e maturazione disomogenea all’interno di uno stesso grappolo. Se non controllata, questa fisiopatia può portare ad una sensibile riduzione della quantità e qualità delle uve raccolte. Essa è causata da condizioni meterologiche avverse e fattori genetici, ma anche dalla carenza di boro.

Con Boro Green, soluzione a base di boro complessato, è possibile prevenire la boro-carenza, migliorando l’allegagione e la formazione degli acini. Ciò è dovuto ai seguenti effetti dell’elemento sulla pianta:

  • migliore formazione degli organi fiorali;
  • aumento della fertilità del polline;
  • promozione delle attività di sintesi e trasporto degli zuccheri.

L’epoca di applicazione coincide con le fasi di pre-fioritura, fioritura e ad allegagione avvenuta.