29 Giugno 2022 By Andrea Non attivi

Stress da alte temperature e carenza idrica? Le soluzioni ora ci sono!

Oggi, a causa dei cambiamenti climatici, gli eccessi termici e la scarsa disponibilità idrica in primavera e in estate sono diventati criticità rilevanti. Reduci dalla scorsa annata, con picchi di temperature e siccità che gli agricoltori ricorderanno a lungo, la primavera del 2022 ha già lasciato il segno e l’estate si prospetta molto diffuse da affrontare, con precipitazioni molto scarse e livelli di bacini e fiumi ben al di sotto della media stagionale, fenomeno che apre ulteriori criticità per l’approvvigionamento irriguo. L’innovazione della nutrizione si dimostra, quindi, l’arma vincente e con alcuni nuovi approcci per la gestione dello stress idrico e termico.

Quali le conseguenze che causano gli stress idrici e termici?

Gran parte dell’acqua assorbita dalle piante viene persa con l’evapotraspirazione mentre una percentuale minima viene utilizzata per l’aumento del volume cellulare e i vari processi metabolici, come ad esempio la fotosintesi. E’ facile quindi comprendere come uno stress da limitata disponibilità di acqua possa causare fenomeni di disidratazione cellulare che influenzano la normale attività di tutti gli organi vegetativi: arresto dell’accrescimento dei germogli, accartocciamenti e necrosi sulle foglie, cascola di fiori e limitata allegagione, scarso sviluppo dei frutti.

Anche le alte temperature, spesso correlate ad un eccesso di radiazione solare diretta, possono rallentare i normali processi fisiologici delle piante. I cosiddetti “shock da calore” possono infatti limitare lo sviluppo vegetativo e dei frutti, provocare la chiusura degli stomi e il conseguente blocco della fotosintesi, con la conseguente riduzione delle rese produttive e della qualità finale, a causa anche del calo di riserve di carboidrati.

Una combinazione di stress che coinvolge particolarmente tutte le colture arboree non coltivate in irriguo (gran parte delle superfici di vite da vino, olivo, drupacee, agrumi) ma che, in virtù della limitata disponibilità di acqua di fiumi e bacini naturali e artificiali, potrà riguardare anche altri fruttiferi e gli ortaggi estivi in pieno campo.

COME INTERVENIRE?
Proprio nell’ottica di aumentare la tolleranza delle piante a superare lo stress idrico e termico, GreenAgricoltura ha sviluppato una metodologia basata sull’impiego di biostimolanti e specialità nutrizionali che intervengono sui processi fisiologici vegetali. Poche e mirate applicazioni per via fogliare  con Activeg, ed interventi in fertirrigazione e/o distribuendo con la barra del riserbo sotto fila o a tutto campo Ergofert Restore Soil Bio  e applicazioni fogliari o in fertirrigazione con Siliplant consentono alle colture di ottenere buone rese e di qualità elevata, anche in condizioni di forte stress.

L’esperienza del 2021 ci ha confermato la validità di questo protocollo, consentendo di ottenere produzioni senza nessuna riduzione o problematica di alcun genere. Viste il permanere delle alte temperature e mancanza di precipitazioni sarà necessario intervenire in maniera tempestiva.